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Attivismo dei brand

Attivismo dei brand | 226Lab Creative Agency

Un recente e importante aspetto del marketing è il Brand Activism, ossia l’attivismo nei brand, ne hai mai sentito parlare?

Cos’è?

L’attivismo dei brand è un fenomeno descritto da Philip Kotler, uno dei padri del marketing moderno ed un illustrissimo esponente di questo settore, nel libro “Brand Activism. From purpose to action”. Questo fenomeno descrive l’ impegno del brand in determinate cause sociali, ambientali o politiche. Sono delle cause particolarmente care al pubblico e a possibili clienti. Avvicinarsi a tematiche sociali importanti , come la lotta al cambiamento climatico, ed agire in sostegno di quelle cause, per esempio riducendo gli sprechi, può essere causa di aumento della visibilità dell’azienda e del suo pubblico di clienti.

Tipologie

Si distinguono due tipi di brand activism:

  1. Regressivo: le aziende portano avanti politiche contrarie a delle tematiche sociali importanti e che destano interesse nel pubblico: le conseguenze possono essere negative per il brand e diminuire i profitti;
  2. Progressivo: le aziende fanno loro cause sociali importanti a cui i loro clienti e potenziali clienti sono legati, possono essere tematiche di diverso tipo: ambientali, razziali, di genere, politiche, ecc.

Conviene?

Il Brand Activism è diventato di certo una caratteristica importante per ogni business moderno. Non solo, moltissime persone spesso richiedono che le aziende di cui sono clienti prendano posizioni in merito a diverse questioni, importanti per la comunità. I consumatori ricercano aziende in cui riconoscersi, in cui i propri valori sono condivisi. E questo non può che essere un valore aggiunto per il proprio business.